Attività fisica e benessere mentale
lunedì
30 GenAttività fisica e benessere mentale
L’attività fisica ha benefici sia sulla salute fisica che sul benessere mentale.
La definizione di benessere mentale può essere descritta con una serie di condizioni come:
- senso di adeguatezza rispetto alle situazioni quotidiane che siano individuali o in compagnia di altre persone;
- capacità di affrontare gli eventi positivi o negativi che si presentano ogni giorno, come ad esempio delle sfide da superare o delle opportunità da cogliere;
- essere propositivi e sentirsi valorizzati;
- sentire di avere pieno controllo e libertà della propria vita.
I disordini mentali minano queste sensazioni di benessere e sono molto più diffusi di quanto si pensi. Circa un persona su 4 nel mondo ne ha sofferto almeno una volta nell’arco della propria vita. I dati sono spesso sottostimati perché chi è affetto da disturbi mentali o neurologici non sempre chiede aiuto. Le malattie mentali, infatti, sono ancora oggetto di stigma sociale che porta il paziente non solo a non chiedere un supporto, ma anche a rallentare la diagnosi e l’individuazione del problema. La conseguenza è un non tempestivo intervento che potrebbe frenare la progressione della condizione .
La depressione è il disordine mentale più comune al mondo dopo l’ansia. Esserne affetti vuol dire perdere l’interesse per qualsiasi aspetto della propria vita, provare un costante senso di colpa, perdere l’appetito e avere una bassa qualità del sonno, oltre ad avere poca energia e concentrazione in qualsiasi attività si svolga.
Tutto ciò si riflette in maniera negativa sul benessere fisico, perché si tende ad evitare qualsiasi forma di movimento, non solo inteso come pratica sportiva, ma anche qualsiasi attività quotidiana come potrebbe essere fare giardinaggio o una semplice passeggiata. Inoltre, dal punto di vista sociale, si cerca sempre più l’isolamento perché ci si sente inadeguati nei confronti della società. La depressione è considerata la seconda causa di disabilità al mondo, dopo la lombalgia, portando i pazienti ad avere una scarsa salute fisica, favorendo lo sviluppo di diabete e malattie cardiovascolari, con una riduzione di aspettativa di vita di circa 10 anni rispetto a chi non ne soffre.
L’attività fisica, ancor più se praticata con regolarità, può essere considerata un vero e proprio antidepressivo a prescindere dal sesso e dall’età del paziente. Nei casi di depressione lieve o moderata, può avere enormi benefici anche da sola, ma ancor più se abbinata alla psicoterapia. Inoltre, il movimento risulta essere di enorme beneficio anche per la prevenzione: il 44% di chi non pratica alcun esercizio fisico ha più probabilità di sviluppare una condizione depressiva.
Essere attivi fisicamente permette infatti il rilascio di endorfine nel cervello, cioè degli ormoni che permettono di ridurre stress e dolore e dare sensazione di benessere e di sentirsi meglio. Hanno benefici sull’umore, aumentano la concentrazione e le energie. Attività fisica e benessere mentale sono quindi strettamente collegati.
Il fisioterapista può aiutare a pianificare al meglio l’esercizio fisico adatto al paziente perché nel farlo ascolterà le sue esigenze, programmerà attività realisticamente praticabili a livello di durata e frequenza, il programma sarà fatto su misura per i suoi obiettivi e con un costante e progressivo controllo sarà costantemente modulato e adattato ai progressi raggiunti.
É necessario che il paziente capisca quanto l’esercizio fisico possa aiutarlo. La fase dell’ascolto è di fondamentale importanza perché aiuta il Fisioterapista a capire anche quale attività è preferita: il movimento non deve essere un obbligo, ma anche fonte di divertimento e svago. Inoltre il programmare un piano di allenamento adatto alle proprie capacità farà in modo che non sopraggiunga lo stress dell’aspettativa del raggiungimento dei risultati .